La nostra storia
L’azienda agricola
I campi della Monsignora si trovano in provincia di Pavia: alla Cascina Colombara di Lardirago. Sono coltivati seguendo un’antica tradizione risicola tramandata di generazione in generazione con la passione del lavoro, la qualità e genuinità del suo prodotto. Nelle nostre risaie cresce “riso biologico” cioè senza uso di concimi chimici, di fungicidi, di diserbanti.
(Gli Imperatori cinesi partecipavano alle cerimonie ufficiali all’inizio della semina del riso e all’inizio della mietitura) Partendo da quei luoghi lontani, la pianta del riso ha percorso un lungo cammino giungendo in Africa dove veniva coltivato lungo il Nilo. Sui mari, lungo le vie solcate dalle carovane popoli in migrazione e mercanti di seta viaggiavano con la loro propizia scorta di semi di riso, diffondendo la conoscenza di questo cereale in Paesi sempre più lontani.
Nel I sec. a.C. troviamo il riso intorno alle sponde del Mediterraneo. Per i Greci e Romani il riso era essenzialmente un elemento curativo. Dopo il ritorno dalla Cina di Marco Polo il riso inizia ad essere coltivato in Italia nella Pianura Padana resa irrigua e fertile dall’instancabile ed intelligente lavoro dei Monaci Benedettini e Cistercensi. Nel XV sec. d.C. Galeazzo Maria Sforza duca di Milano diceva: “Io nelle mie terre coltivo un cereale di origine Orientale capace di moltiplicarsi”.
Fonti storiche del XV sec. parlano di un cereale coltivato in acqua nei campi del Feudo di Lardirago appartenenti all’Abbazia della Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro in Pavia. (ove risiedono le spoglie di S. Agostino).I campi dove si coltiva il riso della Monsignora, sono gli stessi citati dalle fonti storiche, ora beni appartenenti al Collegio Ghislieri in Pavia. (fondato nel 1567 da Papa San Pio V il quale con una Bolla Pontificia trasferisce il Feudo di Lardirago dall’Abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro al Collegio). Massiccio, maestoso ed elegante si erge su questi campi il Castello di Lardirago la cui costruzione risale al X secolo
Abitazione e fortezza, ha retto al corso del tempo e, dopo il prestigioso restauro, rimarrà a lungo a testimoniare il periodo del Medioevo, cosè prezioso ed affascinante dove la bellezza artistica era espressa con semplicità e sobrietà , quasi a rappresentare la quotidianità della vita di quei tempi.